Ecco perché non li invito più! (E i neuroni ringraziano).
In questo post vi spiego perché da qualche anno non invito più francesi a cena - a eccezione di quelli che, essendo in coppie miste, mostrano maggiore apertura conviviale e (quindi) minore puzzetta sottonasale.
motivo number ONE
impossibile improvvisare - leggasi: l'invito va concordato almeno 3 mesi prima (se si incorre in soggetti flessibili, non fatevi illusioni). A me questa iperprogrammazione toglie ogni slancio, ogni spontaneità, ogni schiribizzo culinario. Anzi: mi fa quasi girare i cabbasisi, per dirla alla Camilleri.
Insomma: l'ispirazione se ne va (ufff), e siccome la mia dura massimo 3 giorni, addio cena!
motivo number TWO
impossibile farla semplice - la cena, intendo. Perché? Perché qui il galateo è ferreo, le portate vanno studiate accuratamente nei vari abbinamenti, si teme constantemente il giudizio ipercritico dei commensali. Insomma: scordatevi le famose spaghettate all'italiana, qui il menù deve essere elaborato, studiato, sudato & sofisticato.
Di che spazientare l'italiana smaniosa di autenticità che sonnecchia ancora in me (ahia).
motivo number THREE
impossibile cavarsela senza proteine - ergo: i francesi sono dei gran carnivori, per cui se - come me - amate poco la carne o sapete cucinare solo 1-2 ricettucce rinseccolite, lo stress è garantito. E ricordate bene: quel che conta non sono le porzioni - tanto più che le francesi soffrono spesso di anoressia conclamata - ma la ricercatezza dei piatti. Capito mi hai: scartabellare ricettari per giorni e giorni, sudare freddo davanti ai fornelli per ore e ore. Come avrebbe detto la mia bisnonna Maria Augusta: ma chi te lo fa fà fija mia?
motivo number FOUR
impossibile non uscirne frustrati - ergo: potete preparare tutte le leccornie italiche di questo mondo, i piatti di nonna Isolina, zia Cosima e della sora Adalgisa messi insieme, tanto vi daranno difficilmente soddisfazione. Al massimo, al terzo bicchiere di vino, mormoreranno con voce semi-orgasmica "Mmmm", ma niente di più.
A comprova, ecco qualche stralcio di cena; invito degli "amici" a una pizzata - leggasi tutta la giornata a impastare, ideare guarnizioni, studiare accoppiate di ingredienti strabilianti- e, nel rifilarmi la bottigilia di vino pregiatissimo (francese, of course) l'invitata mi fa "però fammi il piacere di non aprirlo stasera perché è sprecato per la pizza".
Embè come si fa non rimanerci di cacchina - vi giuro che mi ha fatto quasi passare l'appetito. Sprecato per la pizza! Ma chi ti credi di essere, Caterina dei Medici? Tsè!
motivo number FIVE
impossibile scegliere un vino degno - lo dico e lo ridico senza mai stancarmi! Il vino buono ce l'hanno solo i francesi (pensano loro) lo sanno scegliere solo i francesi (pensano loro) e potete anche mettergli sotto il naso il Barolo della cantina fornitissima del cugino Ivo di Alba, tanto a loro farà sempre e solo storcere il naso. L'ho sperimentato più volte. Perciò se proprio volete infliggervi la tortura di invitare francesi DOC (non quelli uniti in coppie miste, più elasticuzzi) a cena, fategli portare il vino. E' l'unico modo per non vederli coll'odioso sopracciglio scettico alzato al primo sorso.
E questo è quanto per oggi, ritorno al mio menù di stasera perché arriva una cara amica... marchigiana!!
Culinariamente vostra,
p@rpra
Immagini prese da Internet
Ciao
RispondiEliminapenso tu sia stata un po' sfortunata con i tuoi ospiti francesi, a me è capitata gente più alla mano, anche se su alcuni punti concordo
Ciao, grazie per il commento! Beh, mi fai ben sperare per l'avvenire ;-) scherzi a parte, vivo in una città che gli stessi francesi definiscono snob (Aix-en-Provence), ma le scenette che descrivo mi sono capitate con ospiti che venivano un po' da tutta la Francia. Naturalmente non tutti, diciamo un buon 80% ;-)...
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